Anomalie termiche nel Mediterraneo, energia potenziale per intensi fenomeni in autunno
Le temperature elevate e prolungate di questa estate hanno portato ad un aumento delle temperature delle acque del Mediterraneo. Come molti sapranno l’acqua ha una inerzia termica maggiore rispetto alla roccia, dunque ci mette più tempo a scaldarsi, ma anche più tempo a raffreddarsi.
Questo fenomeno ha in genere degli aspetti positivi per noi e permette di mitigare le temperature delle località vicino al mare grazie alle brezze. Un altro esempio è la cosiddetta corrente del golfo che scaldandosi nel mar dei Caraibi si sposta verso l’Atlantico portando effetti termici sull’Europa del Nord mantenendola più tiepida. Infatti, nel Nord America, alle stesse latitudini di Londra, è molto più freddo.
Tornando al fenomeno fisico in sé, l’energia solare assorbita dalle acque del mare durante l’estate viene poi rilasciata lentamente durante l’autunno. Più energia solare sarà stata assorbita e accumulata, a causa delle temperature elevate, più la temperatura stessa del mare sarà elevata per lungo tempo fino alle porte dell’inverno.
Cosa comporta questo fenomeno? Può comportare che quando inizia l’instabilità autunnale, dovuta all’avvio della stagione più fresca, iniziano ad arrivare i primi fronti freddi dall’Atlantico. Quando queste masse fredde che giungono da nord incontrano le masse calde e umide sul Mediterraneo si crea un forte differenziale termico che porta ad elevate precipitazioni, spesso accompagnate da fulminazioni.
Secondo diversi centri di ricerca europei, in questo mese di agosto del 2022, le anomalie termiche registrate sono dai 4 ai 5 gradi più alte rispetto alle medie storiche. E queste differenze si concentrano soprattutto nel Mar Ligure e nel Tirreno settentrionale. Dunque questa energia è potenzialmente molto più elevata delle estati scorse.
Cosa può dunque succedere? Può succedere che questa energia si dissipi piano piano se non arrivano grandi depressioni (basse pressioni elevate sul Mediterraneo occidentale), ma potrebbero invece generarsi intense precipitazioni in particolare nelle aree del Centro Nord e del Nord Ovest.
Dunque questo autunno, ma non solo questo, è importante consultare bene le previsioni meteo perché la probabilità di eventuali eventi avversi è maggiore. Ci raccomandiamo però di considerare solo i bollettini ufficiali diramati dagli enti competenti e non la meteo spazzatura che troviamo su alcuni siti (diffidate da chi usa termini non scientifici come “bombe d’acqua”, ecc). Con un territorio vulnerabile come il nostro non è difficile dunque aspettarsi che le piene di fiumi e torrenti e le colate detritiche possano portare danni.
Sul tema del rischio idraulico-geologico purtroppo si parla poco ultimamente, ma non solo di questo. L’argomento si ripropone solo dopo eventuali eventi estremi, ma poi, dopo qualche mese, torna tutto nel dimenticatoio. Bisognerebbe invece lavorare in prevenzione e in tempi di cambiamenti climatici i fenomeni potrebbero acutizzarsi rispetto al passato e quindi va focalizzata una attenzione maggiore. Dunque facciamo anche noi del nostro meglio tenendoci informati in caso di condizioni meteo avverse e sensibilizziamo le persone ad adottare comportamenti sicuri e le amministrazioni affinché attuino tutti gli strumenti di protezione che abbiamo a disposizione.