L’Iraq pianterà 5 milioni di alberi per combattere il clima inospitale
L’Iraq è un paese martoriato da caldo estivo, frequenti siccità, desertificazione e regolari tempeste di sabbia. Problemi che sono esacerbati dal surriscaldamento del pianeta.
Il primo ministro Mohammed Shia al-Sudani ha dichiarato a una conferenza sul clima che più di sette milioni di iracheni sono già stati colpiti dal cambiamento climatico, mentre sono centinaia di migliaia gli sfollati a causa della siccità.
In effetti nella primavera dell’anno scorso, l’Iraq è stato travolto da una dozzina di grandi tempeste di sabbia o polvere che hanno ricoperto Baghdad e non solo, causando difficoltà respiratorie a migliaia di persone e costringendo alla chiusura di aeroporti e scuole.
CINQUE MILIONI DI ALBERI
Ora, il governo sta lanciando una grande iniziativa di rimboschimento che include 5 milioni di alberi e palme da piantare su tutto il territorio. Il piano includerebbe la promozione di energia pulita e rinnovabile, nuovi progetti di irrigazione e trattamento delle acque e la riduzione del gas industriale.
Inoltre, il primo ministro ha citato “gli sforzi per preservare i diritti dell’Iraq nelle acque dei fiumi Tigri ed Eufrate“, i due corsi d’acqua i cui flussi sono stati ridotti a cusa delle dighe a monte in Turchia e Iran. Come parte del piano più ampio, il governo ha anche citato la creazione di cinture verdi intorno alle città per fungere da frangivento contro le tempeste di polvere.
Passato e futuro
Tempo addietro il paese aveva la noméa del paese da 30 milioni di palme, ma decenni di conflitti e politiche pubbliche fallimentari hanno devastato il simbolo nazionale mentre l’urbanizzazione ha ridotto gli spazi verdi tradizionali. E così, i rigogliosi palmeti che un tempo proteggevano grandi città come Baghdad o Kerbela hanno lasciato il posto a quartieri di cemento.
Sudani ha promesso che Baghdad organizzerà presto una conferenza regionale per rafforzare la cooperazione e lo scambio di competenze sulla lotta al cambiamento climatico e ad altre pressioni ambientali. Un progetto che segue quello saudita, che nel 2021 annunciò un piano per piantare sul suo territorio 10 miliardi di alberi entro un decennio, e altri 40 miliardi in collaborazione con vari paesi.