Perché alcuni uragani si intensificano rapidamente?
Nelle scorse ore l’uragano Otis è passato da tempesta tropicale alla categoria più potente della scala Saffir-Simpson in poco tempo, cogliendo di sorpresa le autorità. Si è trattato di un evento senza precedenti nel paese, non solo per la rapidità, ma anche per la sua estensione. La comunità meteorologica ha a lungo cercato di comprendere i motivi per cui alcune tempeste tropicali apparentemente innocue si trasformano all’improvviso in potenti uragani, portando a venti distruttivi e pericolose onde di tempesta. Ora, una recente ricerca condotta da scienziati del Centro nazionale per la ricerca atmosferica (NCAR), ha gettato nuova luce su questa sfida di previsione, svelando che esistono almeno due meccanismi distinti.
Questo studio, pubblicato sulla rivista “Monthly Weather Review” e scritto da Rosimar Rios-Berrios e George Bryan, ha dimostrato che cercare una sola spiegazione è sbagliato. Una delle modalità identificata dagli scienziati si verifica quando un uragano si intensifica in modo simmetrico grazie a condizioni ambientali favorevoli, come acque calde e venti deboli in alta quota. Questa modalità, che tiene conto anche dell’umidità locale e della struttura interna della tempesta, è associata ad alcuni degli eventi più distruttivi nella storia, come gli uragani Andrew, Katrina e Maria. Si tratta di una combinazione che trova terreno fertile grazie ai cambiamenti climatici e al fenomeno di El Niño, in quanto l’Atlantico al di fuori del Golfo del Messico e dei Caraibi è stato insolitamente caldo all’inizio della stagione.
La seconda modalità, spesso trascurata poiché non porta a venti distruttivi, è legata all’innesco di temporali lontani dal centro del ciclone. Ciò innesca una riconfigurazione della circolazione, consentendole di intensificarsi rapidamente e raggiungendo l’intensità di categoria 1 o 2 nel giro di poche ore.
Questa scoperta è stata casuale, poiché è emersa mentre uno scienziato del NCAR, Falko Judt, stava lavorando su un progetto diverso che coinvolgeva la simulazione computerizzata dell’atmosfera globale. La simulazione ad alta risoluzione ha permesso di individuare queste due modalità di crescita rapida, cosa che i modelli precedenti non avevano catturato a causa della loro limitata copertura. La ricerca si è poi basata su osservazioni reali di cicloni tropicali per confermarle.
È anche possibile che ci sia un meccanismo sconosciuto che spieghi questo fenomeno, e questo richiederà ulteriori indagini. Quello che è certo, è che la crescita rapida delle tempeste è un processo complesso che può verificarsi in circostanze sorprendenti.