La Rinconada, l’insediamento umano più alto del pianeta (Video)
Si chiama La Rinconada, ed è un vecchio insediamento umano ad un’altezza media di 5000 m s.l.m. nel bel mezzo delle Ande Peruviane. Un angolo di mondo che descrive un quadro difficile della vita, dove l’ambiente estremo, caratterizzato da altitudine elevata, condizioni climatiche avverse, oltre ad una serie di sfide multidimensionali ha sicuramente un impatto significativo sulla vita quotidiana dei residenti.
La situazione descritta dal reporter Ruhi Çenet è estremamente complessa e drammatica. Essa riguarda non solo l’ambiente fisico e le risorse naturali, ma anche il benessere sociale, la salute e l’economia.
- La mancanza di infrastrutture di base come sistemi fognari, raccolta dei rifiuti e approvvigionamento idrico sicuro che ne fanno una discarica a cielo aperto, così come l’assenza di elettricità e riscaldamento, contribuiscono all’insicurezza e all’insalubrità dell’ambiente urbano.
- L’inquinamento da mercurio, arsenico e altre sostanze tossiche derivanti dall’attività mineraria è una grave minaccia per la salute pubblica e per l’ecosistema circostante.
- Le condizioni di lavoro nelle miniere sono estremamente pericolose e poco regolamentate, con un alto rischio di incidenti e malattie professionali tra i lavoratori. Il sistema di pagamento tramite cachorreo riflette una forma di sfruttamento che perpetua la povertà e l’insicurezza economica dei minatori.
- La presenza diffusa della prostituzione minorile è un sintomo di gravi disfunzioni sociali e della vulnerabilità delle giovani donne alla tratta e allo sfruttamento sessuale.
- La mancanza di istituzioni pubbliche robuste e di servizi di base come istruzione, assistenza sanitaria e sicurezza pubblica contribuisce all’instabilità e all’insicurezza della comunità nel suo complesso.
- La criminalità, capace di uccidere chiunque venga in possesso di una roccia contenente venature d’oro. Una situazione favorita dall’assenza di carceri.
- La quota estremamente elevata causa una serie di problematiche a chi non si è adattato all’assenza di ossigeno.
IN CERCA DI FORTUNA
Eppure, sempre più peruviani salgono in un luogo così inospitale in cerca di fortuna, tanto che il luogo vanta ormai tra i 50.000 e i 70.000 residenti. La presenza di una popolazione così numerosa in un luogo inospitale evidenzia l’importanza economica dell’industria mineraria, ma anche le sfide sociali, ambientali e di salute che la comunità deve affrontare.
Il profilo montuoso della regione, con il massiccio dell’Ananea Grande che domina l’area, offre scenari mozzafiato, ma anche una serie di difficoltà logistiche e di accesso alle risorse. Le attrazioni naturali come il ghiacciaio e le lagune offrono un’opportunità per il turismo, ma probabilmente sono poco sviluppate a causa delle difficoltà di accesso e dell’isolamento della regione.
Il clima estremo di tundra alpina impone sfide uniche per l’agricoltura e la sostenibilità alimentare della comunità. La scarsa vegetazione naturale e le limitate opportunità di coltivazione di frutta e verdura rendono la comunità dipendente dalle forniture esterne per molti beni di consumo essenziali.
Inoltre, il rischio sismico elevato aggiunge un ulteriore livello di complessità alla vita quotidiana, richiedendo infrastrutture resistenti e preparazione della comunità per affrontare potenziali disastri naturali.
UNA SITUAZIONE SCONVOLGENTE
La situazione descritta a La Rinconada, come vedremo nel video, è profondamente sconvolgente e rappresenta una dolorosa testimonianza delle gravi disuguaglianze, dell’ingiustizia sociale e dell’avidità che persistono nel mondo. È un luogo dove la vita è segnata dalla miseria, dalla disperazione e dalla perdita, dove i sogni sono soffocati dalla durezza della realtà quotidiana. Un luogo che offre un contrasto stridente con la più nota località di Machu Picchu, antica testimonianza della capacità umana di creare meraviglie architettoniche e culturali. Mentre Machu Picchu attira migliaia di visitatori da tutto il mondo con la sua bellezza e il suo mistero, La Rinconada è un luogo dimenticato e ignorato, dove le persone lottano quotidianamente per sopravvivere in condizioni estreme.
Nonostante le molte sfide e le condizioni estreme, la comunità continua a lottare per sopravvivere (la vita media da queste parti si aggira sui 35 anni), ma le possibilità di cambiamento reale appaiono remote. Le forze economiche e politiche che guidano l’industria mineraria spesso ignorano le sofferenze umane e l’impatto devastante sull’ambiente, concentrando i loro sforzi sulla ricerca del profitto a breve termine.
Mentre il mondo guarda altrove, La Rinconada rimane un simbolo delle oscure conseguenze del nostro costante desiderio di ricchezza e potere, a discapito delle vite umane e dell’ambiente naturale. È un richiamo doloroso alla nostra responsabilità collettiva di affrontare le ingiustizie e le disuguaglianze, di proteggere i più vulnerabili e di lottare per un futuro più equo e sostenibile per tutti.