Published On: Mar, Nov 19th, 2024

L’isola di Devon

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L’interessante articolo del National Geographic ci racconta come i tentativi di colonizzazione messi in atto dalle comunità umane non abbiano sempre avuto successo, e di come un’isola di superficie più che doppia rispetto alla Sicilia sia oggi disabitata, e rappresenti di fatto una fredda Spoon-River sulla rota del passaggio a Nord-Ovest.

Ritengo che testimonianze di questo tipo rappresentino anche una sorta di monito, che si appella alla misura ed alla continenza, quella che noi sapiens non stiamo dimostrando nell’era geologica dell’Antropocene.

https://www.nationalgeographic.it/la-drammatica-storia-dimenticata-della-piu-grande-isola-disabitata-della-terra

About the Author

- ingegnere per l’ambiente ed il territorio, laureato a Trento, si è sempre occupato di progettazione idroelettrica, mercato dell’energia, idraulica ed ambiente. Ha numerose esperienze lavorative internazionali (Brasile, Africa centrale, Australia) ed una passione per la geografia e la cultura classica. Questa passione lo ha portato a laurearsi in geografia nel 2020 con una tesi sugli itinerari culturali. Velleità da periegeta e da geografo naïve non lo distolgono dal grande obiettivo di sensibilizzare le persone rispetto al tema dell’energia, della sua produzione, del risparmio ed in un’ultima analisi della strategica importanza che questa commodity riveste. Il progetto GeoMagazine lo ha convinto sin dall’inizio e, oltre che alla produzione di articoli tra scienza e contaminazioni umanistiche, a rivestire il ruolo di editore di questa pagina di comunicazione scientifica ed ambientale, con l’obiettivo di renderla un canale di informazione imparziale ed obiettivo, lontano da semplificazioni, sottintesi e qualunquismo. Un canale che si rivolge ad un pubblico variegato in termini di età e formazione, ma che si pone una regola ferrea: analizzare i problemi, suffragarli, e spiegarli in modo semplice. Lo story telling che si può invece scorgere negli articoli più leggeri vuole essere una posa di positivismo ed un’ispirazione verso mondi inesplorati, fuori e dentro di noi.