La lingua italiana nel mondo
Di certo la nostra lingua non è fra le lingue più parlate al mondo, ma è molto amata in tutti i continenti. Sicuramente la grande immigrazione del secolo scorso in America, Oceania e nel resto d’Europa ha fatto sì che l’italiano restasse vivo e parlato anche a grande distanza dal nostro Paese.
Si stima che nel mondo ci siano circa 250 milioni di persone che conoscono l’italiano.
Inglese, Francese e Spagnolo sono di certo molto più diffuse, ma la storia coloniale e mercantile di questi paesi ha aiutato la loro diffusione. L’inglese è così oggi la lingua ufficiale più parlata al mondo. La breve e sconquassata storia coloniale italiana ha lasciato poche tracce, qualche anziano in Eritrea conosce ancora l’italiano, così come in Libia, ma forse più per la vicinanza geografica al nostro Paese. Anche in Somalia e in Etiopia c’è qualche italofono e l’italiano viene studiato in qualche scuola, ma poco altro.
Tornando in Europa, il caso più curioso è sicuramente quello dell’Albania. Qui vengono stimati quasi 1,5 milioni di italofoni, pari a quasi la metà della popolazione albanese. Pur l’italiano non essendo una lingua ufficiale, grazie ad una grande diffusione delle TV italiane nel paese balcanico e una forte immigrazioni negli anni ’90 in Italia, l’Albania è probabilmente il paese, fuori dall’Italia, con la più alta percentuale di italofoni sulla popolazione totale.
L’Italiano è però riconosciuto come lingua ufficiale, anche fuori dal nostro Paese. San Marino è l’unico altro stato al mondo dove è unica lingua ufficiale e se si pensa anche più dell’Italia stessa dove coesistono altre lingue ufficiali come visto in questo altro nostro approfondimento sulle lingue d’Italia. Chissà forse l’italiano dovrebbe essere chiamato sammarinese? Di certo non funziona l’equazione lingua = stato.
Fra gli stati che riconoscono l’italiano come lingua ufficiale troviamo la Città del Vaticano, dove però è parificata al
Latino; quest’ultima ufficiale in nessun altro paese al mondo. Usciamo però dalla Penisola, dove forse l’ufficialità dell’italiano può essere meno scontata e andiamo in Svizzera. Nella confederazione elvetica, l’Italiano è lingua ufficiale nazionale insieme al francese e al tedesco (e il romancio parzialmente). Ogni cantone ha poi una sua lingua ufficiale. Il Ticino è l’unico cantone che ha solo l’italiano, mentre nei Grigioni è co-ufficiale insieme al tedesco e al romancio. Note sono le trasmissioni della RSI (Radiotelevisione Svizzera di lingua italiana) che dal 1931 trasmette da Lugano su Radio e TV programmi in lingua italiana.
Restano solo altre due nazioni al mondo dove l’italiano è una delle lingue ufficiali e sono la Slovenia e la Croazia. Qui la storia è più complessa e recente, ma anche più dolorosa. In questa parte d’Europa, a cavallo fra il nostro paese e l’ex Jugoslavia, proprio la cultura è stato uno dei fatti di rivalsa fra i popoli che si contendevano una striscia di terra. Terra che però è da sempre luogo di mescolanza culturale ed è conosciuta come la Venezia-Giulia, divisa oggi fra 3 stati. Senza entrare nelle travagliate vicende storiche, oggi per tutelare le minoranza linguistiche italofone esistono alcuni comuni dei due paesi balcanici in cui l’italiano è co-ufficiale ad altre lingue. Fra i comuni sloveni, sul litorale istriano, troviamo Ancarano, Capo d’Istria, Isola d’Istria e Pirano e qui italiano e sloveno coesistono e sono entrambe lingue ufficiali. Per quanto riguarda la Croazia, invece, è nell’intera Regione Istriana, ad essere l’italiano parificato al croato. La cosa curiosa che sugli edifici scolastici campeggia sia la bandiera croata che quella italiana.
L’italiano è comunque studiato in molti paesi come seconda lingua straniera. Sono moltissime le scuole italiane all’estero, in particolare nell’Europa dell’est. In particolare si segnala il Montenegro, dove grazie agli intensi scambi commerciali con il nostro Paese, la lingua di Dante è la seconda lingua straniera più studiata. Il Montenegro, oltre al chiaro nome italofono dello stato, diede i natali anche alla regina Elena, moglie di Vittorie Emanuele III.
In ultimo da citare le aree di confine dove l’italiano in qualche modo è penetrato o per ragioni storiche antiche o recenti per il turismo. Da citare la Corsica e la Costa Azzurra francesi, Malta, Austria e Grecia.