Published On: Mar, Mag 26th, 2020

Le aree della Terra al di sotto del livello del mare

Decine di aree territoriali della Terra risiedono sotto il livello del mare. La maggior parte di esse si trovano nell’emisfero settentrionale, in prossimità della convergenza tra la placca araba, africana ed auroasiatica. Molte si trovano nelle regioni desertiche, dove i tassi di evaporazione elevati impediscono all’acqua di rimanerci e quindi di creare laghi. Altre ancora si trovano nei climi temperati.

Depressione Mar Morto – Gidon Pico Pixabay

L’area più depressa del nostro pianeta è il litorale della depressione del Mar Morto, mentre la superficie più vasta risulta essere la depressione del Mar Caspio. Molte di queste aree risultano molto popolate, mentre in altre si raggiungono le temperature più estreme del pianeta. Alcune sono associate ai confini delle  placche tettoniche, altre sono di origine vulcanica.

Per citarne qualcuna ricordiamo l’area dell’aeroporto di  Schiphol, nei Paesi Bassi, il fiume Giordano e molte aree costiere tra cui New Orleans e Bangkok.

Altre regioni sotto il livello del mare sono la Enriquillo-Cul de Sac Depression (Hispaniola), Chott Melrhir (Algeria), Sebkhet Shunayn e Sabkhat Ghuzayyil (Libia), Shatt al Gharsah (Tunisia), Lammefjord (Danimarca), Sebkha Tah (Marocco), Hachiro-gata (Giappone), Sariqarnish Kuli (Uzbekistan), The Fens (UK) e il Lago Eyre, in Australia. Alcuni luoghi sono secchi, altri sono dei laghi di acqua salata.

I laghi sono drenati, che vuol dire che l’acqua scorre nel loro interno ma non vi esce, per un motivo molto semplice. Poiché l’acqua per arrivare a mare dovrebbe percorrere un territorio in salita, questi laghi accumulano sale non appena le loro acque tendono ad evaporare, grazie anche al clima molto caldo di alcune di queste.

Ma da dove viene originariamente il sale? A volte proviene da antichi depositi marini che raggiungono le depressioni attraverso i fiumi. In altre è la roccia che nel tempo produce ioni di sodio e cloro anch’essi trasportati dai fiumi.

Il Mare di Galilea è sotto il livello del mare, ma è un lago di acqua dolce, perché drena il Mar Morto attraverso il fiume Giordano. A causa delle variazioni nei tassi di precipitazioni, dell’evaporazione e dell’uso antropico dell’acqua, la maggior parte dei livelli di questi laghi varia di anno in anno. Alcuni si sono seccati e sono tornati in tempi storici.

Un esempio è il Salton Sea, prodotto da un incidente nel 1905, ma che negli ultimi mille anni è scomparso e si è formato molte volte in modo naturale. Le coste del Mar Morto sono a -413 metri, mentre il fondo del Lago arriva a -750 metri. Il Lago Baikal in Russia è ad un’altitudine di 447 metri, ma avendo una profondità massima di 1637 metri, il suo fondo si trova a -1190 metri. La Fossa subglaciale Bentley in Antartide raggiunge i 2555 metri sotto il livello del mare, ed è il punto più basso sulla Terra che non è coperto da oceani, anche se è coperto dal ghiaccio. La trincea è enorme, circa le dimensioni del Messico.

Il punto più profondo della Terra è naturalmente la Fossa delle Marianne, posta a -10.994 metri, che rappresenta la massima profondità oceanica. A rigor di termini la maggior parte della superficie terrestre è sotto il livello del mare, dal momento che gli oceani compongono il 71% della superficie del pianeta. Ma il livello dei mari cambia con fattori naturali, e durante la Grande Glaciazione di 18.000 anni fa, il livello del mare era di 130 metri più in basso. Oggi, vaste aree che durante quell’era erano ben al di sopra del livello marino sono sott’acqua.

E’ probabile che in un prossimo futuro (geologico), la tettonica a placche produrrà montagne più elevate e depressioni più profonde rispetto a quelle presenti attualmente.

About the Author

- E' un giornalista scientifico, regolarmente iscritto all'albo nazionale. Si occupa di cronaca scientifica e duvulgazione dal 2011, anno di inizio del suo praticantato. Sin dal 2007 ha condotto numerosi studi sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica, alcuni dei quali in collaborazione con l'ArpaV.