Published On: Gio, Giu 11th, 2020

Antichi coccodrilli camminavano su due zampe

Un team internazionale di ricerca condotto dal professor Kyung Soo Kim della Chinju National University of Education, ha scoperto che alcune specie di antichi coccodrilli, proprio come i dinosauri, camminavano sulle loro zampe posteriori.

Inizialmente i ricercatori pensavano che le impronte fossili di circa 24 centimetri appartenessero a giganteschi pterosauti che camminavano su una pianura fangosa. Indagini più accurate hanno poi stabilito che si trattasse di coccodrilli bipedi della lunghezza di oltre tre metri e con gambe di dimensioni simili a quelle umane adulte.

I coccodrilli tipici camminano in una posizione tozza e creano piste larghe – spiega il professor Kim – ma le nostre indagini hanno evidenziato piste molto strette, quasi come un coccodrillo in equilibrio su una corda tesa“.

Combinando la mancanza di segnali indicanti una coda, oltre all’assenza di impronte di zampe anteriori, è divenuto chiaro come queste creature camminassero con il solo ausilio di zampe posteriori. “Il loro movimento – spiega il dott. Anthony Romilio, paleontologo dell’Università del Queenslandera molto simile a quello dei dinosauri, anche se non lo erano”.
Simile, ma non uguale, dal momento che i dinosauri usavano posare soprattutto la parte anteriore delle zampe, a differenza di questi esemplari che posavano soprattutto quella posteriore, proprio come gli umani posano il tallone.

Le impronte risalgono a 110-120 milioni di anni fa dove oggi sorge l’attuale Corea del Sud. “Tracce di coccodrilli fossili sono piuttosto rare in Asia, quindi trovare quasi 100 impronte è stato straordinario“, ha detto il prof. Romilio. Sono inoltre fossili che rivelano una quantità di dettagli sorprendenti. Questa ricerca è stata pubblicata su Scientific Reports.

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- E' un giornalista scientifico, regolarmente iscritto all'albo nazionale. Si occupa di cronaca scientifica e duvulgazione dal 2011, anno di inizio del suo praticantato. Sin dal 2007 ha condotto numerosi studi sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica, alcuni dei quali in collaborazione con l'ArpaV.