Forse identificato il primo pianeta extragalattico in M51
Per la prima volta un team di ricercatori statunitensi e cinesi ha trovato le potenziali prove di un pianeta ubicato in un’altra galassia.
Nella maggior parte dei casi, identificare un pianeta a una tale distanza sarebbe estremamente difficile, se non impossibile. Ma in questo caso, il lavoro è stato reso più semplice grazie a una serie di fattori. Innanzitutto, l’oggetto si trova all’interno di un sistema binario che ha un buco nero o una stella di neutroni al centro, che sembra essere in procinto di consumare un’altra stella. In tal modo, emette un enorme segnale a raggi X, che ha attirato l’attenzione dei ricercatori. Tali sorgenti sono rare nel cielo notturno.
Un altro fattore nella scoperta è stato che la sorgente dei raggi X si è dimostrata molto piccola, così piccola che un oggetto che passa tra essa e i ricercatori qui sulla Terra ne bloccherebbe temporaneamente le osservazioni. Ed è quello che hanno osservato i ricercatori: un possibile transito planetario che è durato circa tre ore.
Finora, gli scienziati hanno escluso la possibilità che un’altra stella blocchi i raggi X, notando che il sistema binario è troppo giovane per tale possibilità. Hanno anche escluso la possibilità che il materiale venga trascinato nella fonte delle emissioni come motivo dell’oscuramento. Le caratteristiche della luce non erano adatte a un evento del genere.
Saranno necessari ulteriori studi del sistema prima che l’oggetto possa essere confermato come un pianeta, ma se ciò accadrà, i ricercatori suggeriscono che sarà probabilmente delle dimensioni approssimative di Saturno.
Il lavoro dettagliato è stato descritto nel documento caricato sul server di preprint arXiv.