Published On: Gio, Ott 8th, 2020

Le pareti ‘colorate’ dei crateri di Marte

I crateri da impatto consentono agli scienziati di guardare sotto la superficie di un pianeta senza trivellare. Si stima che Marte abbia oltre 600.000 crateri, quindi ci sono molte opportunità di scrutare gli strati in profondità del pianeta rosso, specialmente con l’incredibile fotocamera HiRISE (High Resolution Imaging Science Experiment) a bordo del Mars Reconnaissance Orbiter, che studia Marte dal 2006.

Questa bellissima immagine mostra l’interno di un cratere da impatto nella regione Hellas Planitia, appena a nord del gigantesco bacino di impatto Hellas situato nell’emisfero meridionale del pianeta rosso. Questo cratere senza nome è largo da 6 a 7 chilometri, ma questa immagine parziale mostra circa 1 km di larghezza all’interno del cratere stesso.

HiRISE può operare in lunghezze d’onda visibili, come gli occhi umani, ma utilizza anche lunghezze d’onda del vicino infrarosso per ottenere informazioni sui gruppi minerali presenti.

Il team di HiRISE ha affermato che i colori in questa immagine sono migliorati nell’infrarosso e i dati mostrano tre distinti colori di base: giallo, blu-verde chiaro e blu scuro. I colori corrispondono a diversi tipi di roccia che si sono depositati dall’impatto come fogli quasi piatti, forse una combinazione di colate laviche e sedimenti.

I colori blu spesso corrispondono a minerali come l’olivina e il pirosseno che sono comuni nella lava. Altri strati fasciati di olivina si presentano anche come gialli, che in alcuni punti sono stati parzialmente o totalmente alterati in carbonato, dandogli un colore verde-blu, e l’azzurro può corrispondere al ferro o al magnesio.

Nel corso degli anni, HiRISE ha fotografato migliaia di aree mirate della superficie di Marte con dettagli senza precedenti. Ha catturato cose incredibili come valanghe, torreggianti diavoli di polvere e molto altro ancora.

Da un’altitudine che varia da 200 a 400 chilometri sopra Marte, HiRISE acquisisce immagini di superficie contenenti elementi pixel individuali delle dimensioni di un pallone da basket (da 30 a 60 centimetri), consentendo di vedere caratteristiche superficiali con grande dettaglio. Queste immagini ad alta risoluzione forniscono visioni senza precedenti del nostro vicino pianeta.

About the Author

- E' un giornalista scientifico, regolarmente iscritto all'albo nazionale. Si occupa di cronaca scientifica e duvulgazione dal 2011, anno di inizio del suo praticantato. Sin dal 2007 ha condotto numerosi studi sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica, alcuni dei quali in collaborazione con l'ArpaV.