Published On: Gio, Nov 5th, 2020

I primi cacciatori di selvaggina di grossa taglia delle Americhe erano donne

L’immagine dell’uomo cacciatore e della donna intenta a svolgere altre mansioni ha da sempre accompagnato l’immaginario collettivo di storici e scienziati. Tuttavia, una recente scoperta avvenuta nel bel mezzo delle Ande, in Sud America, rivela una storia diversa.

Lo studio appartiene all’Università della California e si basa su una sepoltura appartenente a 9000 anni fa di una donna, come confermato dall’osteologo James Watson dell’Università dell’Arizona. Nel 2018, durante gli scavi archeologici in un sito ad alta quota chiamato Wilamaya Patjxa nell’attuale Perù, i ricercatori ritrovarono una prima sepoltura che conteneva un kit di strumenti per la caccia degli animali. Dal momento che gli oggetti vengono solitamente associati a ciò che una persona ha rappresentato, è chiaro come la donna fosse una cacciatrice.

Nonostante qualche perplessità, la stima del sesso è stata poi confermata dall’analisi delle proteine dentali condotta dal ricercatore Tammy Buonasera e dal professore Glendon Parker.

Una scoperta inusuale che ha portato a chiedersi se potesse trattarsi di un modello più ampio o di un’eccezione dovuta a qualche motivo particolare. Studiando i documenti del tardo Pleistocene e del primo Olocene tra il Nord ed il Sud America, i ricercatori sono stati in grado di identificare 429 individui da 107 siti; di questi, 27 sono stati associati alla caccia di grossa selvaggina, tra cui 11 donne e 15 uomini.

L’analisi statistica, pertanto, mette in evidenza che una percentuale di cacciatori compresa tra il 30 e il 50% fosse composta da donne, andando in netto contrasto con le società agricole e capitaliste.

Come spesso accade, la ricerca risponde ad antiche domande e ne solleva di nuove. Ora, i ricercatori sperano di capire come la divisione sessuale del lavoro e le sue conseguenze in tempi e luoghi diversi siano cambiate tra le popolazioni nelle Americhe.

Bibliografia: Science Advances

About the Author

- E' un giornalista scientifico, regolarmente iscritto all'albo nazionale. Si occupa di cronaca scientifica e duvulgazione dal 2011, anno di inizio del suo praticantato. Sin dal 2007 ha condotto numerosi studi sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica, alcuni dei quali in collaborazione con l'ArpaV.