Covid-19, regioni italiane Vs resto del mondo: VdA e Lombardia le aree più colpite del globo
In questi mesi abbiamo spesso assistito a gestioni della pandemia molto locali e spesso ci è sembrato di vivere in una nazione a 20 stati. Andiamo a leggere dunque le statistiche sul Covid19 per le regioni italiane e andiamo a paragonarle come fossero singoli stati confrontandole con gli altri 218 paesi al mondo (inclusi i territori d’oltremare). Ovviamente un paragone rigoroso dovrebbe essere fatto confrontando le nostre regioni con le altre regioni degli altri stati, ma questo confronto ci permetterà comunque di capire meglio l’incidenza sulle nostre realtà locali.
I dati sono molto interessanti e fanno capire come l’Italia sia stata colpita a macchia di leopardo. Aree altamente colpite, mentre aree che hanno avuto un basso contagio. Per fare l’analisi sono stati utilizzati i dati ISTAT dei residenti nelle singole regioni al 31 dicembre 2019. Per i dati relativi all’andamento della pandemia da Covid19 sono stati utilizzati i dati provenienti dal Ministero della Salute aggiornati ad oggi (ndr 11/09/2020).
Prendiamo dunque il dato dei contagi totali e dei decessi da inizio pandemia includendo dunque le due ondate. Confrontiamo il dato regionale odierno con il dato di oggi anche degli altri paesi al mondo. Per avere un parametro confrontabile fra le realtà diverse utilizziamo il tasso di contagi totali su 1 milione di abitanti, così come per i decessi.
A livello mondiale i paesi con più contagi (su un milione di persone) sembrano essere quelli più piccoli. Andorra con un dato fortemente più alto del secondo che è il Montenegro, segue appaiato il Lussemburgo. L’Italia risulta al 37° posto. Per quanto riguarda i decessi, le prime 3 posizioni di questa triste classifica spettano a Belgio, San Marino e Perù. L’Italia risulta al 4° posto, dunque ha un impatto molto elevato dei decessi sul numero di casi di contagio. Già su questi dati ci sarebbe da disquisire per giorni, ma proseguiamo nel nostro studio.
Iniziamo ad elaborare il dato dei contagi totali e inseriamo le 20 regioni italiani come se fossero altri stati nei 218 paesi.
Le tabelle sopra riportano l’incidenza dei contagi su 1 milione di abitanti nei vari stati e nelle varie regione. Fra le prime 10 nazione troviamo purtroppo la Valle d’Aosta che si piazza al 6° posto, dietro alla Polinesia francese e davanti alla Repubblica Ceca. La piccola regione alpina subisce un forte impatto del contagio ed entra in questa triste top ten. Bisogna scendere al 16° posto per trovare una seconda regione italiana, la Lombardia.
Passiamo ad analizzare il numero di decessi su un milione di abitanti utilizzando il metodo precedente.
Per questo dato la situazione è drasticamente peggiore per le regioni italiane. A far compagnia alla Valle d’Aosta, che se fosse stato indipendente deterrebbe il triste primato mondiale di decessi, troviamo appaiate Lombardia, Liguria e Piemonte. Il Nord-Ovest del Paese è stato tragicamente colpito ed è di fatto una delle aree al mondo dove il virus ha fatto più vittime. Ben 6 regioni italiane sono nelle prime 10 posizioni e solo il Belgio si inserisce al 6° posto.
Andiamo per ultimo ad analizzare dove si piazzerebbe ogni regione d’Italia in mezzo ai 218 stati du questi due parametri appena analizzati.
Una Italia di certo spaccata con il Nord-Ovest fra i primi posti per decessi, seppur non nei primissimi per contagi, mentre le regioni del Sud si trovano attorno alla metà di queste classifiche. Spicca la Calabria che, nonostante la cronaca legata alla gestione della pandemia l’abbia portata in prima pagina, si trova distaccata dalle altre regioni e al di sotto della media mondiale, seppur a ridosso.
Leggendo questi dati le interpretazioni possono essere molteplici e degni di veri e propri studi approfonditi di epidemiologia. Di certo sarà importante capire cosa sia successo nelle regioni di Nord-Ovest e cosa abbia “salvato” un pò le regioni del Sud. Lo stesso Lazio, che ha con se Roma, resta comunque fuori dalle aree più colpite. Gli spunti di riflessione sono davvero infiniti e le materie coinvolte vanno al di là della semplice statistica, ma coinvolgono la medicina, la sociologia, l’economia e il territorio ecc. A voi le considerazioni.
Fonti consultate: Protezione Civile, ISTAT, Worldmeter, Ministero della Salute