Delfini, descritta una malattia mortale legata ai cambiamenti climatici
In uno studio pubblicato su Scientific Reports gli scienziati del Marine Mammal Center di Sausalito, il più grande ospedale per mammiferi marini del mondo situato in California, hanno descritto una nuova malattia associata al cambiamento climatico che colpisce la pelle dei delfini.
Una scoperta rivoluzionaria che conferma i focolai apparsi sin dal 2005 in Louisiana, Mississippi, Alabama, Florida, Texas e Australia.
La causa di tale malattia, che procura lesioni cutanee coprendo fino al 70% della pelle, è da imputare alla ridotta salinità dell’acqua generati da eventi di tempeste come gli uragani che, specie se preceduti da condizioni siccitose, scaricano insoliti volumi di acqua piovana che trasforma le acque costiere in acque dolci.
Tale situazione può persistere per mesi in caso di tempeste molto violente e nonostante i delfini costieri siano abituati ai cambiamenti stagionali dei livelli di salinità nel proprio habitat, non vivono in acque dolci.
Purtroppo un aumento termico costante come quello in atto sul nostro pianeta è sinonimo di maggiore energia in gioco e quindi, probabili tempeste sempre più frequenti e violente. Lo ha appena dimostrato la stagione appena conclusa, durante la quale l’intenso numero di uragani ha obbligato all’utilizzo dei nomi dell’alfabeto greco.
La malattia mortale si è resa nota ai ricercatori su 40 tursiopi (Tursiops truncatus, Montagu, 1821)
dopo l’uragano Katrina nel 2005; si spera che lo studio possa prevenire o mitigare tali manifestazioni anche in altre aree del mondo.