Come i virus si rendono infettivi
Gli scienziati delle Università di Leeds e York, hanno identificato, grazie ad avanzati microscopi elettronici, il modo in cui i virus “impacchettano” il loro codice genetico.
A cellula infettata, un virus ha necessità di diffondere il suo materiale genetico ad altre cellule. Si tratta di un processo complesso che coinvolge la creazione di quelli che sono noti come virioni: copie infettive di nuova formazione del virus.
Ogni virione è un guscio proteico contenente una copia completa del codice genetico del virus. Essi possono quindi infettare altre cellule e causare malattie.
Lo studio, apparso sulla rivista PLOS Pathogens, cambia il pensiero su com’è possibile controllare alcune malattie virali, ed apre la possibilità allo sviluppo di farmaci o agenti antivirali.
Le analisi suggeriscono che le caratteristiche molecolari che controllano il processo di formazione del virione sono geneticamente conservate, il che significa che non mutano facilmente, riducendo il rischio che il virus possa cambiare e rendere inefficaci i nuovi farmaci.
Lo studio si è concentrato su un virus bovino innocuo nelle persone, Enterovirus-E (lo stesso gruppo che causa il raffreddore), che è il surrogato universalmente adottato per il poliovirus; un virus pericoloso che infetta le persone, causando la polio.