Published On: Lun, Feb 8th, 2021

La risalita graduale dei sub: le tappe da decompressione

Dopo che un sommozzatore dotato di bombola subacquea e relativo respiratore si immerge per lungo tempo in profondità, la sua risalita dev’essere graduale.

Egli deve fermarsi parecchie volte facendo scorrere un lasso di tempo stabilito, attenendosi a tabelle studiate da medici in collaborazione con sommozzatori professionisti.

LA DECOMPRESSIONE

Vengono chiamate tappe da decompressione e sono di vitale importanza per evitare che l’azoto disciolto nel sangue passi bruscamente allo stato gassoso nei polmoni, producendo delle bolle – proprio come accade in una bottiglia di champagne o di una bevanda gassata quando viene stappata – provocando gravi disturbi.

Tali inconvenienti, noti come sindrome da decompressione, possono portare alla paralisi o persino alla morte.

Sub in attesa di risalire

Il subacqueo deve risalire lentamente, per dare all’azoto il tempo necessario per passare progressivamente nei polmoni e da qui all’ambiente esterno.

Il metodo, che come detto consiste nel rispettare determinate tappe a una certa profondità, è quello più rapido e fu proposto nel 1906 da J.S. Haldane.

Nonostante le varie raccomandazioni, i neofiti hanno la tendenza a non prenderle troppo sul serio. Ed è per questo che alcuni raccoglitori di corallo, che non rispettano le tappe, presentano spesso gravi disturbi alle articolazioni e al sistema nervoso.

Profondimetro e cronometro sono due strumenti fondamentali per il sub: le tappe possono sembrare noiose (non è certamente divertente), ma sono indispensabili alla salute e alla sopravvivenza.

About the Author

- E' un giornalista scientifico, regolarmente iscritto all'albo nazionale. Si occupa di cronaca scientifica e duvulgazione dal 2011, anno di inizio del suo praticantato. Sin dal 2007 ha condotto numerosi studi sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica, alcuni dei quali in collaborazione con l'ArpaV.