Published On: Mar, Feb 9th, 2021

Il futuro insediamento umano su Marte e la scelta del luogo più adatto

Dal momento che trasportare enormi quantità d’acqua sulla superficie del pianeta rosso sarebbe costoso e rischioso, la Nasa dal 2015 cerca di identificare i depositi di ghiaccio d’acqua nei cui paraggi consentire un insediamento umano. Ciò consentirebbe l’utilizzo, tra le altre cose, per l’agricoltura e per la produzione di propellente.

Ora, combinando 20 anni di dati dal Mars Odyssey, dal Mars Reconnaissance Orbiter e dall’ormai inattivo Mars Global Surveyor, l’agenzia spaziale ha creato una mappa dettagliata dove è più probabile che esso risieda.
Il lavoro, pubblicato su Nature Astronomy, è stato chiamato SWIM, acronimo di Subsurface Water Ice Mapping, guidato dal Planetary Science Institute di Tucson, in Arizona, e gestito dal Jet Propulsion Laboratory.

L’area sotto la quale è più probabile che stazioni il ghiaccio sotterraneo, è la regione polare settentrionale, che comprende le pianure dell’Arcadia Planitia e le valli piene di ghiacciai nel Deuteronilus Mensae.

Tali regioni rappresentano letteralmente una via di mezzo tra dove trovare più acqua ghiacciata (i poli) e dove trovare più luce solare e calore (l’equatore).

L’ATTERRAGGIO

Le medie latitudini settentrionali offrono anche elevazioni favorevoli per l’atterraggio. Più bassa è l’elevazione, maggiori sono le possibilità che un veicolo spaziale possa rallentare, usando l’attrito dell’atmosfera marziana durante la sua discesa in superficie. Ciò è particolarmente importante per i lander, poiché l’atmosfera di Marte è densa solo l’1% di quella terrestre e fornisce meno resistenza per i veicoli spaziali in arrivo.

Credit: NASA

Ma sapere se una superficie nasconde il ghiaccio non è facile. Nessuno dei set di dati degli strumenti utilizzati nello studio è stato progettato per misurarlo, ma ogni strumento rileva diverse proprietà fisiche – alte concentrazioni di idrogeno, alta velocità delle onde radar e velocità con cui la temperatura cambia in una superficie – suggerendone la presenza.

Sebbene i diversi set di dati non siano sempre perfetti, spesso si completano a vicenda. Ad esempio, i radar attuali scrutano in profondità nel sottosuolo, ma non vedono i primi 10-15 metri sotto la superficie.

I PROSSIMI PASSI

Mentre gli esperti di Marte studiano attentamente queste nuove mappe del ghiaccio sotterraneo, la Nasa sta già pensando a quali sarebbero i prossimi passi. Per prima cosa, i punti ciechi nei dati attualmente disponibili possono essere risolti inviando una nuova missione radar su Marte che potrebbe puntare sulle aree di maggiore interesse per i pianificatori di missioni umane: il ghiaccio d’acqua negli strati superiori del sottosuolo.

Una futura missione focalizzata sul radar che prende di mira la superficie vicina potrebbe anche dire agli scienziati di più sul mix di materiali trovati nello strato di roccia, polvere e altro materiale trovato in cima al ghiaccio. Materiali diversi richiederanno strumenti e approcci specializzati per scavare, perforare e accedere a depositi di ghiaccio d’acqua, in particolare nell’ambiente marziano estremo.

La mappatura potrebbe aiutare, inoltre, a rendere possibili missioni umane su Marte già nel 2030. Ma prima, ci sarà un acceso dibattito sulla posizione del primo avamposto dell’umanità: un luogo in cui gli astronauti avranno le risorse di ghiaccio d’acqua locali necessarie per sostenerli e saranno anche in grado di fare scoperte di alto valore sull’evoluzione di pianeti rocciosi, abitabilità e potenziale di vita su mondi oltre la Terra.

About the Author

- E' un giornalista scientifico, regolarmente iscritto all'albo nazionale. Si occupa di cronaca scientifica e duvulgazione dal 2011, anno di inizio del suo praticantato. Sin dal 2007 ha condotto numerosi studi sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica, alcuni dei quali in collaborazione con l'ArpaV.