Published On: Mar, Feb 9th, 2021

Riti e processioni ai tempi della pandemia

Fra le tante attività impattate dalla pandemia, e di conseguenza dalle limitazioni, ci sono anche i tanti riti religiosi e le processioni che da secoli caratterizzano il nostro Paese. Essendo di fatto quasi passato un anno dai primi lockdown tutti i borghi d’Italia hanno quest’anno celebrato la festa del Santo patrono in tono minore. 

Celebrazioni di Sant’Agata (Credit Giuseppe Scianna)

La stessa Chiesa ha dato indicazioni precise sulle limitazioni e sul distanziamento sociale. Dunque di conseguenze le processioni, dove si riversavano centinaia di persone per celebrare il Santo protettore, sono oggi di fatto deserte o annullate. Possiamo citare la festa di Sant’Agata a Catania, oppure quella di San Giovanni a Torino.

Questi eventi comunitari, che poi negli anni hanno spesso preso più un lato laico/commerciale perdendo un pò lo spirito in cui nacquero nelle origini, hanno comunque da sempre rappresentato un momento corale e identitario di un paese o di una città

Le processioni hanno riti antichi e spesso venivano istituite per chiedere la cessazione di un evento estremo (siccità, alluvioni, pandemie ecc) oppure per ringraziare per la conclusione di un lungo periodo di carestia. 

L’evento forse più conosciuto è la processione dell’11 giugno 1630, citata nei Promessi Sposi dal Manzoni. Milano era colpita dalla peste e si decise, con qualche remora, di celebrare la processione con le reliquie di S. Carlo. Di seguito un passaggio del capitolo XXXII dei Promessi Sposi:


L’undici giugno, ch’era il giorno stabilito,
la processione uscì, sull’alba, dal duomo.
Andava dinanzi una lunga schiera di popolo,
donne la più parte, coperte il volto d’ampi zendali, molte scalze, e vestite di sacco.

Purtroppo quella scelta scatenò una nuova ondata di contagi che aggravò ancora di più la situazione. 

L’auspicio è, che presto con l’arrivo dei vaccini e delle cure, si possa tornare a celebrare questi eventi che sono la caratterizzazione dei nostri borghi e sono l’occasione per unire tutta la comunità. 

Le vie di Catania vuote durante la festa di       S.Agata (Credit Giuseppe Scianna)

 

Si ringrazia Giuseppe Scianna per il reportage dalla festa di Sant’Agata di venerdì 5 febbraio 2021

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- Ingegnere Ambientale, laureato presso il Politecnico di Torino, si è specializzato in difesa del suolo. Oggi si occupa di progettazione di impianti ad energia rinnovabile e di sviluppo sostenibile della montagna, con focus sulla mobilità elettrica. Volontario di Protezione Civile, ama la natura, ma anche i social media e la fotografia. Per compensare la formazione scientifica coltiva lo studio della storia e delle scienze politiche. * Contatti: giuseppe.cutano@geomagazine.it * * IG: @latitude_45