Mare di Beaufort più dolce del 40% in due decenni: quali conseguenze future?
Il Mare di Beaufort ha aumentato il suo contenuto di acqua dolce del 40% negli ultimi due decenni. Come e dove quest’acqua fluirà è importante per le condizioni oceaniche locali e globali.
Lo studio dell’Università di Washington, del Los Alamos National Laboratory e della National Oceanic and Atmospheric Administration mostra che tale acqua dolce viaggia attraverso l’arcipelago canadese per raggiungere il mare del Labrador, piuttosto che transitare nei canali che conducono al Nord Europa.
La scoperta ha implicazioni per l’ambiente marino poiché l’acqua artica è più fresca, ma anche ricca di sostanze nutritive. Inoltre, essa ha ripercussioni sulle correnti oceaniche a grande scala, come la Corrente del Golfo, la cui circolazione potrebbe ribaltarsi.
E’ infatti noto che l’acqua più fredda e più pesante affonda nell’Atlantico settentrionale e ritorna lungo la superficie come una corrente più mite. Essa nasce nel golfo del Messico trasportando acqua calda tropicale verso il nord Atlantico, mitigando i paesi europei esposti.
ACQUA DOLCE PRONTA A DEFLUIRE
In questo momento gran parte del serbatoio di acqua dolce è ancora intrappolato nell’Artico, ma qualora i venti si calmassero si riverserebbe nel Nord Atlantico.
L’acqua più fredda raggiunge attualmente l’Oceano Artico attraverso le precipitazioni, i fiumi e il Pacifico, relativamente più fresco. Inoltre, un recente contributo è fornito dallo scioglimento del ghiaccio marino.
Utilizzando una tecnica per monitorare la salinità dell’oceano, i ricercatori hanno simulato la circolazione oceanica e hanno seguito la diffusione dell’acqua dolce del Mare di Beaufort in un evento passato che si è verificato dal 1983 al 1995.
Il loro esperimento ha mostrato che la maggior parte dell’acqua dolce raggiungeva il mare del Labrador attraverso l’arcipelago canadese, un complesso insieme di stretti passaggi tra il Canada e la Groenlandia. Questa regione è scarsamente studiata e si pensava che fosse meno importante per il flusso di acqua dolce rispetto allo stretto di Fram, molto più ampio, che si collega ai mari del Nord Europa.
Nel modello, il rilascio di acqua dolce dal 1983 al 1995 ha viaggiato principalmente lungo la rotta nordamericana e ha ridotto significativamente la salinità nel mare del Labrador.
Il volume di acqua dolce ora nel Mare di Beaufort è circa il doppio delle dimensioni del caso studiato e potrebbe avere effetti significativi.
AMOC
Le possibili conseguenze ad oggi risultano sconosciute, ma si pensa che possa influire sull’Atlantic Meridional Overturning Circulation (AMOC). Questa corrente oceanica trasporta una quantità significativa di energia termica dai tropici e dall’emisfero australe verso il Nord Atlantico, mentre il calore viene trasferito all’atmosfera. Fa parte della circolazione termoalina, ed è caratterizzata da un flusso in direzione nord di acqua salina calda negli strati superficiali dell’Atlantico, e da un flusso in direzione sud di acqua fredda in profondità.
Lo studio è stato pubblicato su Nature Communications.