Earth Hour, luci spente per l’ora della Terra
Si è concluso con lo spegnimento delle luci dei principali monumenti in tutto il mondo l’Earth Hour, l’Ora della Terra, l’evento globale del Wwf per sensibilizzare l’opinione pubblica e i governi sull’emergenza climatica e sulla necessità di tutelare la natura. “Difendere la biodiversità significa difendere il futuro dell’umanità e la qualità della nostra esistenza sul Pianeta“, ha spiegato la presidente del Wwf Italia Donatella Bianchi.
Tante città del mondo hanno aderito all’ora della Terra, che quest’anno evidenzia il legame tra la distruzione della natura e l’aumento delle epidemie di malattie come COVID-19.
All’inizio dell’evento si sono oscurati gli skyline delle metropoli asiatiche, da Singapore a Hong Kong, così come i punti di riferimento, tra cui la Sydney Opera House.
Gli esperti ritengono che l’attività umana come la deforestazione diffusa, la distruzione degli habitat e il cambiamento climatico stiano stimolando ulteriori problemi, tra cui ulteriori potenziali pandemie.
“La natura è in caduta libera“, ha affermato Marco Lambertini, direttore generale del WWF. “E questo -continua- è dovuto al modo in cui viviamo le nostre vite e gestiamo le nostre economie“. “Proteggere la natura è una nostra responsabilità morale, ma perderla aumenta anche la nostra vulnerabilità alle pandemie, accelera il cambiamento climatico e minaccia la nostra sicurezza alimentare“.
Hanno partecipato anche i centri commerciali di Bangkok e il Grand Palace della città. A Singapore, le persone sul lungomare hanno osservato i grattacieli che si oscuravano e in un parco vicino, il Gardens by the Bay, un gruppo di sculture di alberi dall’aspetto futuristico sono rimaste a luci spente.
A Hong Kong, le persone nei punti panoramici sopra la città hanno osservato le luci abbassarsi su orde di grattacieli stretti, così come accaduto nella capitale sudcoreana Seoul alla storica porta di Namdaemun.
In Thailandia, il famosissimo centro commerciale CentralWorld di Bangkok ha effettuato un conto alla rovescia fino alle 20:30 prima che le sue vetrate esterne si oscurassero per un’ora, anche se all’interno il centro commerciale sembrava funzionare come al solito.
Altri punti di riferimento includono la Torre Eiffel a Parigi, il Colosseo a Roma e la Porta di Brandeburgo a Berlino.
Tuttavia, secondo alcuni intervistati un’ora non è sufficiente per ricordare la serietà del problema. Sarebbero quindi necessari interventi più efficaci.