Le Comunità energetiche rinnovabili (CER) nascono per iniziativa europea con le Direttive del “Clean Energy Package”, fra cui la “RED II”. Lo scopo è quello di aumentare fra i paesi membri la quota di energia rinnovabile. Le CER sono soggetti giuridici di diritto privato a cui partecipano cittadini, amministrazioni pubbliche e imprese con lo scopo di massimizzare la produzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili. Queste CER, oltre a indubbi vantaggi per l’ambiente, permettono anche un risparmio economico sull’energia consumata. Ad oggi la normativa permette la realizzazione di impianti “condivisi” fino a 200 kW allacciati sulla rete di bassa tensione.
Le CER si inseriscono bene anche nelle cosiddette smart-grid (reti intelligenti) dove l’energia può essere interscambiata con gli utenti che diventano anch’essi produttori, oltre che consumatori. La mobilità elettrica è strettamente connessa a questi sistemi e l’immagazzinamento dell’energia prodotta in surplus può essere accumulata nelle batterie di automobili, biciclette e altri veicoli elettrici, che funzionano così da accumulatori distribuiti.
La prima comunità energetica italiana è stata proprio inaugurata quest’anno nel Comune di Magliano Alpi in provincia di Cuneo. Il progetto, coordinato dall’Energy Center del Politecnico di Torino, ha coinvolto il comune piemontese e alcuni utenti che hanno condiviso l’energia tramite un sistema fotovoltaico da 20 Kwp. A Napoli è partito un altro progetto di comunità energetica, ma ora un po’ in tutta Italia, come indica Legambiente nel suo sito dedicato, si stanno avviando diversi progetti.
Fra i tanti progetti, citiamo quello di un gruppo di comuni europei localizzati sulle Alpi e facente parti dell’associazione Alpine Pearls sta portando avanti un comitato scientifico per implementare queste comunità energetiche nei comuni associati. Nel comitato ci sono tecnici di università italiane, austriache e tedesche. I primi “esperimenti” verranno fatti proprio in Italia dai comuni di Forni di Sopra (UD) e Limone Piemonte(CN) per creare le CER entro fine anno e portare poi il modello alle altre località alpine.
Dunque le comunità energetiche rinnovabili sono ormai una realtà che rivoluzionerà il mondo dell’energia portando avanti un modello di energia diffuso dove ci si associa e dove ogni utente è protagonista del mondo energetico in maniera sostenibile.
Per approfondimenti tecnici e normativi consultare il sito del GSE (Gestore Servizi Elettrici).
Fonti Consultate: Comunicato Stampa Alpine Pearls, GSE, Legambiente, Sole24ore